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Come vendere le proprie foto (1° e 2° parte)

Consigli pratici per fotografi e bravi fotoamatori per la vendita delle foto

di Marco Maraviglia

 

Indice:

Diritti d’uso

I prezzi delle foto
Quali foto proporre

A chi vendere le foto

Il codice della foto

Fare il proprio archivio fotografico

Didascalia

Copyright

Invio in visione delle foto

Come si riduce una foto

Come inserire un testo sulla foto

La menzione obbligatoria

Esclusiva

Royalty Free

Bisogna fidarsi?

Link utili

 

Fare il proprio Archivio Fotografico

Conservare per bene le proprie foto significa poterle ritrovare subito e facilmente tra varie migliaia. Meglio archiviate e più foto dello stesso argomento potrete ritrovare.

E’ opportuno quindi pensare che le foto scattate oggi potranno essere richieste e pubblicate anche dopo qualche anno e pertanto bisogna ragionare in termini di investimento per il futuro quando si realizzano servizi fotografici o immagini spaiate.

Esistono vari software di archiviazione (archive, storage photo). Alcuni sono altamente professionali e costosi che vengono usati per lo più da chi gestisce in rete grandi quantitativi di files (le Agenzie Fotografiche, gli archivi dei giornali), altri più o meno alla portata di tutti.

Un modo ultraeconomico a costo-zero di farsi un archivio è un semplice file in Word. Basta saperne usare alcune funzioni come ad esempio la seguente tabella:

 

Codice Foto

NOME CARTELLA

Soggetto principale

Altri soggetti

Note

CD 0001 DSC_5876.jpeg

Maldive Estate 2008

Donna

mare, ombrellone, cappello

allegria, glamour, turismo

CD 0254

DSC_9587.jpeg

Roma con Paola

Maggio 2005

Colosseo

Roma, turisti

Italia, turismo, archeologia, storia

 

La tabella di cui sopra è fatta in Word

menù / Tabella / Inserisci tabella…

 

Codice della foto: rappresenta la collocazione effettiva di essa: la n° xxxx.jpeg si trova nel CD n° y.

Conviene che quando raggiungete un certo numero di immagini che occupano circa 600-650Mb o 1-4Gb sul vostro computer, le masterizziate su Cd o DVD che numererete progressivamente (1, 2, 3…). Ogni CD conterrà varie cartelle, nominate per argomento (nome cartella), che conterranno a loro volta le immagini.

Soggetto principale: è ciò che si vede al primo impatto nell’immagine.

Altri soggetti: sono altri elementi bene evidenti nella foto.

Note: potete scrivere la sensazione che evoca la foto, l’argomento generico, se la foto è in pellicola o in file digitale, il nome e il numero di telefono del soggetto ritratto se si tratta di una persona in modo che la possiate contattare subito per avere un’eventuale autorizzazione all’utilizzo della foto (release o liberatoria), la didascalia della foto, ecc.

 

A questo punto, ogni volta che si vorrà trovare una foto del proprio archivio, basterà aprire il documento in Word “DataBase Foto”, andare su

menù / Modifica / trova… / digitare la parola-chiave / trova successivo

 

e ripetere l’operazione coi comandi consigliati dal Word (con tastiera Mac: mela+F) per individuare tutte le foto corrispondenti a quelle parole-chiave cercate.

 

Thesaurus: è opportuno che inserendo i dati utilizziate le stesse parole per ogni tipo di soggetto per evitare di disperdere le future ricerche. Se per esempio archivierete alcune foto nominandole per “casa” ed altre simili per “abitazione”, rischierete infatti di perdere l’opportunità di tirare fuori, quando vi serviranno, una parte di esse se le cercherete solo con la parola-chiave “casa”. Vale per gli aggettivi tipo “grazioso, carino” ecc.

Sarebbe quindi opportuno definire un proprio thesaurus da consultare, nel dubbio, prima di ogni inserimento (record) o ricerca nel proprio archivio fotografico.

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Didascalia

Una foto se non ha una didascalia, ha possibilità di essere piazzata di gran lunga inferiore rispetto ad una che ce l’ha.

Ogni foto, anche se crediamo sia banale, deve avere una descrizione esauriente. Non basta una descrizione tipo “Angelina Jolie” ma è opportuno inserire dati che possano aiutare la foto a vendersi in più occasioni.

 

Per esempio:

Angelina Jolie all’ultimo festival del cinema di Venezia (edizione 2010) con un bellissimo bouquet di rose mentre passeggia in gondola; indossa un abito di Giorgio Armani.

 

Un’immagine così potrà servire ad un giornale gossip, ma la potremo ritrovare nel nostro database (l’archivio fotografico) per un servizio turistico su Venezia o uno sui fiori, sul cinema, sulla moda dell’ultimo anno ecc. semplicemente ricercandola nel nostro archivio con le parole-chiave “cinema”, “Venezia”, “fiori”…

Chi lavora in diapositiva è opportuno che la “dida” venga scritta sul telaio di essa; per le stampe, sul retro. Per quanto riguarda le foto in files digitali, è opportuno scriverla nel campo didascalia del form che si apre dal Photoshop:

 

File / Info sul File / Didascalia /-scrivi didascali-a / OK.

 

Il grafico o il picture-editor che tratterà le foto in file digitale, avrà così la possibilità di poter leggere l’intera descrizione di queste aprendole dal suo Photoshop e, se è scritta bene (sintetica e chiara), potrà utilizzarla così com’è per la pubblicazione semplificandogli il lavoro e in tal caso guadagnereste un po’ di stima in più e quindi la possibilità di essere ricontattati da quel cliente.

 

Copyright

Se ci tenete alla pubblicazione del vostro nome per ogni foto pubblicata, non smettete mai di inserire/scrivere in modo maniacale ovunque copyright di –nome Autore-. Un timbro per stampare il credit su plichi, ricevute di consegna, su CD ecc. è utile.

Dal Photoshop:

 

File / Info sul File / Didascalia / Copyright & URL / clicca casellina “marca come copyright / nota Copyright / digita il tuo nome / OK / Salva.

 

Anche così facendo però, ci sarà sempre chi ometterà il vostro nome. In tal caso rimando ad un paragrafo più giù per come regolarsi in questi casi.

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Invio in visione delle foto

Al di là delle cattive abitudini che stanno prendendo molti fotoamatori che inseriscono, su vari siti web, immagini in media o alta definizione le proprie foto e che diventano la manna di editori che non aspettano altro che rubacchiare immagini qui e lì creando un mancato guadagno globale per i fotografi professionisti che fanno questo lavoro per vivere, ecco di seguito alcuni consigli per evitare che le vostre immagini vengano utilizzate illecitamente quando le manderete ai clienti in visione.

Le foto vengono inviate in visione quando il cliente vuole semplicemente vederle per decidere se poi pubblicarle. Non occorre pertanto inviare già al primo contatto quelle alla massima risoluzione. E’ sufficiente inviare in tal caso files di 15-30Kb e non di 1-3Mb che sono già di per sé stampabili in offset.

Tenete presente che anche immagini digitali di 50-60Kb possono essere pubblicate (a vostra insaputa) in formato “francobollo” e più. In tal caso, se ci si vuole tutelare a tutti gli effetti considerando di risultare sgradevoli per qualcuno, sarebbe bene inserire un proprio logo sulle foto.

 

Come si riduce una foto da 25Mb a 15-60Kb?

Vi indico il percorso usando il Photoshop:

 

Apri foto da ridurre / Menù / Immagine / Dimensione Immagine / si apre una finestra / cambiare le dimensioni su larghezza e altezza (es. 10x15cm) / portare sul campo di risoluzione “72” (pixel-pollice) / le caselline “mantieni proporzioni” e “ricampiona immagine-bicubica” tenerle attivate / OK

 

Avete ridotto l’immagine che potrete ridurre ulteriormente senza perderne qualità per la visione a video:

 

con la foto ancora aperta: File / Salva per web / si apre una finestra / portate le impostazioni su jpeg, casellina “ottimizzato” attiva e qualità “50” nel campo apposito / OK / vi chiederà dove salvare il file (desktop o altra cartella).

 

ATTENZIONE: avete salvato  la foto in “bassa” da trasmettere in visione ma l’originale dalla quale siete partiti dovrete chiuderla senza salvarla per non perdere la sua qualità iniziale.

 

Come inserisco un logo o un testo sulla mia foto?

Inserire il proprio logo sulle foto può essere un’arma a doppio taglio: il potenziale cliente che la riceve potrebbe offendersi o perlomeno infastidirsi in quanto  si sentirebbe reputato frodatore. Il cliente professionista che ne vede di cotte e di crude tutti i giorni, invece capirebbe e apprezzerebbe la vostra professionalità che tende a tutelarvi da illeciti.

 

1

2

 

Per arrivare ad ottenere l’immagine “2” come sopra:

 

Aprire foto da Photoshop / cliccare su strumento testo / scrivere il nome / vai su palette-livelli / cambia il valore numerico dell’opacità per rendere il testo trasparente quanto vuoi / cliccare su strumento sposta / centra il testo / menù / livelli / unico livello / menù / salva con nome o salva per web.

 

Sembra difficile ma non lo è, si tratta di prenderci la mano.

Per facilitare l’operazione, quando si tratta di ripeterla più volte vi rimando alla soluzione batch del Photoshop dando magari un’occhiata qui oppure consultando altri tutorial in rete.

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La menzione obbligatoria dell’Autore

La menzione dell’Autore della foto è obbligatoria se creativa (ai sensi articoli 20 e seguenti legge 633/41 e successive modifiche).

Nel caso in cui si voglia comunque che il proprio nome venga citato tra i credits, occorre che ciò venga fatto sottoscrivere da chi pubblica citando il DPR n°19 dell’8/01/1970 Art.20.

Purtroppo è prassi di molti non citare nelle referenze fotografiche o a lato delle foto, il nome dell’Autore.

Alcuni editori, pur avendo sottoscritto l’obbligo di pubblicare il vostro nome, “se ne dimenticano” e si scuseranno quando rivendicherete questo vostro diritto. Ma non bastano le scuse a volte, specie se tenevate particolarmente alla citazione del vostro nome piuttosto che al compenso.

In tal caso potrete mandare una semplice raccomandata al giornale chiedendo la rettifica entro il primo numero raggiungibile di questo, specificando “ai sensi della Legge 8 febbraio 1948, n. 47 Art. 8”.

 

Ulteriori info su questo argomento: www.fotografi.org

 

Esclusiva e Right Managed

Quando si cedono i diritti d’uso di una o più fotografie bisogna specificare in una ricevuta di consegna anche le caratteristiche dell’eventuale esclusiva pattuita.

In genere l’esclusiva è richiesta dalle Agenzie Pubblicitarie che vogliono preservarsi da eventuali usi simultanei della stessa foto, per utilizzi analoghi ad una campagna pubblicitaria fatta da un’azienda concorrente o non.

Per prassi e buon senso (non viene in genere sottoscritto), vale lo stesso per editori di mensili che pubblicano un servizio e non vorrebbero che un giornale concorrente pubblichi nello stesso periodo le stesse immagini.

E’ apprezzata sempre la serietà di chi fornisce le foto, quando questi informa i propri clienti se quelle stesse foto sono inedite o in corso di pubblicazione su altra testata.

Nel caso in cui venga richiesto esplicitamente l’esclusiva del materiale fotografico consegnato, questa va specificata nella durata (1 mese, 2 anni…), nella destinazione d’uso (copertina libro, doppia pagina, manifesto…) e relativamente alla zona (locale, regionale, nazionale, internazionale, Italia e Spagna…).

Ovviamente chi richiede l’esclusiva, sa che dovrà pagare un prezzo più alto come “indennità” per il mancato guadagno dell’Autore che non potrà cedere ad altri le immagini nel periodo specificato.

 

Rights Managed: sono le modalità di tempi di utilizzo e destinazione d’uso della foto specificati contrattualmente.

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Royalty Free

Vorrei ora puntualizzare un attimo il concetto di royalty free (diritti liberi).

Piazzare le proprie foto con questa formula può avere un diverso impatto economico (ma stesso significato) a seconda se vengono fornite attraverso un’Agenzia Fotografica o direttamente ad un editore o altro tipo di cliente.

Nel primo caso l’Agenzia Fotografica vi chiederà di concedere le vostre foto per pubblicazioni multiple e, a volte, simultanee, vale a dire con la possibilità di cederle a terzi (Editori, Agenzie Pubblicitarie e di Comunicazione, Aziende) senza esclusiva.

Chi acquisirà i diritti di dette immagini (il cliente trovato dall’Agenzia) pagherà una sola volta per sempre e potrà utilizzarle per ogni tipo di destinazione, o almeno per tutte quelle pre-concordate. L’Agenzia Fotografica vi corrisponderà una percentuale  quindi non su ogni utilizzo delle foto di un unico utilizzatore, ma sulla cessione di queste per ogni cliente a cui ha ceduto le immagini.

Nel caso invece trattate direttamente con un cliente che voglia avere le vostre foto royalty free, il prezzo pattuito e sottoscritto specificandone la formula di cessione, non vi potrà far pretendere in futuro ulteriori compensi da quel cliente.

 

Quindi…

cessione diritti royalty-free con Agenzia Fotografica: con le stesse foto si ha l’opportunità di cederle a più clienti ma con un forfait per ognuno di essi.

cessione diritti royalty-free per via diretta: si dovrebbero avere le competenze commerciali, i canali di distribuzione come queli di un’ Agenzia per riuscire a piazzare da soli a più clienti le stesse foto.

 

Bisogna fidarsi?

Ovviamente molte Agenzie Fotografiche online richiedendo l’invio delle immagini digitali in alta definizione non possono comunque garantire quante volte le vostre foto saranno cedute e pertanto non è remota la possibilità che saltino qualche compenso da corrispondervi. Troverete qualcuna che è organizzata in modo da farvi avere il controllo commerciale dei vostri scatti, ma personalmente non ne ho mai trovate (prego di avvisarmi in tal caso). Altre richiedono solo le basse risoluzioni per il loro archivio fotografico online e, al momento della richiesta, dovreste essere pronti a fornire il file in alta definizione: a quel punto siete certi che la foto è piazzata.

D’altro canto è anche vero che un’Agenzia Fotografica, se assumesse un comportamento scorretto nei confronti dei fotografi che si accorgerebbero dei furti di immagini, rischierebbe scredito, cause legali e sarebbe costretta a chiudere perdendo, attraverso un tam-tam, gli abituali fornitori di immagini.

Tuttavia, se individuate una vostra foto in rete senza  che abbiate avuto il corrispettivo compenso, registratevi la pagina di quel sito sul desktop e se non lo avete fatto subito e nel frattempo è scomparsa, potrete sempre recuperarla da web.archive.org

 

Per chi voglia provare a vendere online le proprie foto (*):

 

Trovafoto:

Inmagine: selezionano i fotografi in base all’invio di 8 foto in bassa risoluzione… poi si attende responso.

Dreamstime: vendita free royalty a 1 dollaro/foto (in inglese).

Photosource: un sito in inglese, con ulteriori informazioni per come vendere le proprie foto.

Istockphoto: 2.586.000 di foto online in attesa di aggiungersi alle vostre.

Robin Good: consigli sulla vendita in rete delle foto scattate con cellulare.

Photographersdirect: sito molto intuitivo e funzionale e spiega in modo molto chiaro le condizioni contrattuali di vendita. Anomalo però il 20% di commissione da pagare per uploadare le proprie foto.

 

Per chi voglia mettere a disposizione gratis (per usi didattici) le proprie foto:

Wikipedia: Wikimedia Commons è un archivio centralizzato di documenti multimediali liberi per tutti i progetti Wikimedia.

 

 

(*) i link citati sono libere scelte redazionali e pertanto Gutenberg2000 non è responsabile di eventuali controversie che possono nascere tra i fotografi e i siti segnalati.

 

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