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USO DI IMMAGINI DIGITALI

Alcune risposte a domande frequenti sulla Fotografia Digitale:

di Marco Maraviglia (pag. 1 di 2)

Cos'è la risoluzione del monitor ?

Cos'è il profilo colore ?

Perché non riesco ad aprire una foto sul mio computer ?

Una foto digitale posso stamparla come una comune foto presso un laboratorio fotografico ?

Una foto digitale può essere stampata in offset ?

Che vantaggi ci sono utilizzando immagini digitali ?

RGB o CMYK ?

Jpeg o Tiff ?

Come ottimizzare una foto digitale da stampare ?

Come ottimizzare un'immagine da teletrasmettere per posta   elettronica per farla semplicemente vedere a chi la mando ?

Su una foto digitale dove inserisco/leggo la didascalia ?

Posso aumentare il dettaglio di una foto digitale ?

Che rapporto c'è tra pixel di una foto digitale e foto su pellicola?

Le foto sul web o che ricevo per posta elettronica posso utilizzarle senza corrispondere diritti d'uso all'Autore ?

Come si effettua la scansione e la compressione delle immagini ?


Cos'è la risoluzione del monitor ? Possiamo dire che al monitor del nostro computer, si può impostare la quantità e qualità di informazioni che ci interessa per visualizzare testi ed immagini.
256 colori, milioni o migliaia di colori, sono le impostazioni del colore del monitor che funzionano a seconda della "scheda video" che avete inserito nel vostro computer.
E' chiaro che nel settore grafico-editoriale-pubblicitario è opportuno impostare il monitor su milioni di colori con una potente scheda video. Inoltre consiglio in tal caso, oltre ad evitare di acquistare monitor a cristalli liquidi, di circondare lo schermo con un paraluce (fatto magari con dei cartoncini bristol neri) e lavorare in una stanza quasi completamente buia per evitare che dispersioni di luce possano riflettersi sul vetro dello stesso schermo.

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Cos'è il profilo colore ? Se devi far dialogare un tuo file con una stamperia litografica e se questo file contiene immagini a colori, è necessario che imposti il profilo colore del programma di elaborazione-foto (in genere il Photoshop) del tuo computer con lo stesso di quello utilizzato dalla stamperia. E' un'operazione che richiede 3-5 minuti, ma che evita cattive sorprese in fase di stampa: colori troppo diversi tra quello che vedi sul tuo monitor rispetto a quelli finali della stampa.

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Per il fotografo: in genere al fotografo che teletrasmette o che invia su supporto immagini digitali ad un ufficio grafico di una redazione di un giornale o di un'Agenzia Pubblicitaria, si lascia la facoltà di inviare immagini in RGB (visione con colori a video). Sarà poi il grafico impaginatore che imposterà adeguatamente in CYMK, l'immagine.

Perché non riesco ad aprire una foto sul mio computer ? Tieni presente che qualsiasi immagine con estensione in jpeg (o jpg) può essere aperta da qualsiasi computer (con sistema operativo Window o Mac o Linux). Può capitare che qualcuno ti abbia dato un'immagine in Tiff e non riesci a vederla sul tuo computer: succede perché evidentemente usi un sistema operativo Window e chi ti ha fornito l'immagine ha salvato questa per la versione Mac anche se un'immagine in Tiff può essere salvata per Window da un sistema Mac. E' probabile anche che il tuo computer abbia un processore troppo lento e/o una ram troppo piccola per aprire un file troppo grande.

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Una foto digitale posso stamparla come una comune foto presso un laboratorio fotografico ? E' possibile stampare su carta fotografica, con processo chimico, come una normale fotografia, una qualsiasi immagine digitale. Occorre comunque individuare un foto-laboratorio che sia attrezzato per stampa da file per via chimica. Purtroppo oggi sono ancora pochi questi laboratori e pertanto alcuni ci speculano anche un pò facendo pagare anche il doppio del costo di una stampa da negativo, nonostante i consumi dei chimici siano gli stessi. Al foto-laboratorio occorre che dia le immagini da stampare su CD, o altro supporto, in JPEG e in RGB in quanto le macchine da stampa fotografiche non sono settabili per il colore in CMYK. Tieni presente che una immagine del peso di 7,5Mb puoi stamparla fino ad un formato di 20x30cm senza particolare perdita di qualità e per di più senza polvere e senza graffi ! Prima di far stampare un'immagine digitale ad un foto-laboratorio, accertati comunque che la stampi con processo chimico e non "a plotter" o a "ink-jet" (getto d'inchiostro) perché in tal caso è lo stesso procedimento che potresti fare tu con una buona stampante collegata al tuo computer.

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Una foto digitale può essere stampata in offset ? Sì, altrimenti le industrie del settore fotografico non avrebbero inventato fotocamere digitali professionali. Oggi è possibile scavalcare il processo di acquisizione dell'immagine a mezzo scanner avendo già pronto il file dell'immagine.

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Che vantaggi ci sono utilizzando immagini digitali ? Tanti:  

  • E' veloce: Non occorrono i tempi di acquisto pellicole, sviluppo ed eventuale stampa perché è subito visibile l'immagine su di un display della fotocamera stessa o visionabile sul PC dopo averla scaricata

  • E' economico: I costi di pellicole e sviluppi sono praticamente azzerati e si saltano tempi e costi delle scansioni.

  • Rispetta l'ambiente: Non vengono impiegati processi chimici in fase di produzione per lo sviluppo di laboratorio del materiale fotografico; tutto è invece realizzato in forma elettronica in termini di bytes.

  • Controllo immediato: Le immagini realizzate danno un immediato controllo della luce se si intende comunque realizzare lo scatto finale con la tradizionale pellicola: come una fedelissima "polaroid".

  • Assenza di polvere e graffi: L'immagine elettronica non possiede polvere o graffi come può capitare ad una tradizionale pellicola.

  • Ritocco: L 'immagine è pronta sul vostro monitor per essere ritoccata ed ottimizzarla per mandarla poi nella lito per la stampa.

  • Pronte per internet: Le immagini realizzate possono essere immediatamente impaginate per un sito internet, una presentazione multimediale od inviate per vie telematiche.

  • Immagini illimitate e senza scarti: E' possibile scattare tante immagini quante ne può contenere una scheda di memoria, con la possibilità di poter subito cancellare gli scarti.

  • E' stampabile: Potete stampare chimicamente le immagini su carta fotografica presso i laboratori attrezzati per la stampa da file.

  • Costa lo stesso anzi, risparmiate ! Con tutti questi vantaggi alla fine pagate la stessa identica cifra che paghereste per un servizio fotografico su pellicola tradizionale, abbattendo inoltre i costi di prestampa (scansioni)  in quanto le immagini verranno direttamente consegnate su CD o teletrasmesse.

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RGB o CMYK ? L'impostazione di visualizzazione e trattamento delle immagini da un buon programma come il Photoshop™ deve essere in RGB se intendi utilizzare le stesse per la visione a video o per opere multimediali o per siti web o per farle stampare da un foto-laboratorio con processo chimico. Se invece sai che l'immagine che stai trattando deve essere stampata in offset, occorre che la converti in CYMK facendoti consigliare dalla tipografia stessa per l'impostazione del "profilo colore".

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RGB= Red, Green, Blue (Rosso, verde e Blu).

CYMK= Cyan (ciano), Yellow (giallo), Magent (magenta), Black(nero e non "B" per non confonderlo con la "B" del blu dell'RGB).

Jpeg o Tiff ? Jpeg=Joint Photographic Experts Group (unione di un gruppo di

esperti di fotografia).

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Tiff=Tag Image File Format. Il Jpeg (o jpg o JPEG) è un tipo di formato di file che ha risolto il problema di spazio e quindi di conservazione delle immagini digitali e agevola inoltre la teletrasmissione delle stesse. Immagina un voluminoso libro che non sai dove conservarlo, per mancanza di spazio, nei tuoi scaffali: l'ideale sarebbe quello di polverizzarlo con una di quelle macchine distruggi-documenti, mettere i residui in un sacchetto ed infilarlo facilmente magari in un cassetto. Quando vorrai rileggere quel libro dovrai ricomporre tutti quei granelli di polvere cartacea. Difficile vero ? Ma polverizzando il libro di cui sopra, ne otterrai una forma diversa, ma il suo PESO resterebbe lo stesso ! Con il jpeg  c'è una sostanziale differenza: possiamo ridurre il "peso" di una foto digitale (in termini di bytes) ma ogni volta che vorremo rivederla, questa si riporterà al suo "peso" iniziale. In effetti è come se un bravo omino nascosto nel computer stesse lì a rimettere insieme in maniera rapidissima tutti i pezzetti della foto "reinventandosi" (con particolari algoritmi che a noi utilizzatori delle immagini non interessano) tutte quelle parti della foto che erano state "eliminate". In effetti il jpeg dicesi "formato di compressione".

Cosa succede quando salviamo una foto in jpeg ? Che quando la chiudiamo per conservarla o per trasmetterla per via telematica o la copiamo su un CD, viene compressa; ovvero una parte dei bites di questa viene eliminata e quando la riapriamo dei velocissimi calcoli algoritmici ricostruiscono i punti mancanti basandosi su quelli adiacenti dicendosi: "qui c'è questo puntino di verde, lì questa sfumatura di rosso, di qua un grigio del 10%, … non posso che essere un puntino (bit) di colore X !". La qualità di questo tipo di immagini non è delle migliori e bisogna inoltre considerare anche il fatto che lavorarle più volte nel corso del tempo significa farle perdere ulteriormente di qualità perché ogni loro apertura/chiusura comporta una perdita di informazioni elettroniche.

Quando usare il JPEG ?

a) Quando si vogliono conservare parecchie immagini su un CD.

b) Quando dobbiamo trasmetterla per posta elettronica.

c) Quando vogliamo inserirla su un sito web.

d) Quando sappiamo che chi la utilizzerà la aprirà una sola volta per poi trasformarla, risalvandola,  in Tiff.

e) Quando dobbiamo creare opere multimediali si CD o DVD.

Il Tiff è invece il formato preferito per il trattamento delle immagini dai grafici editoriali e pubblicitari che devono impaginare i loro elaborati destinati alla stampa tipografica. Non è un formato di compressione: le immagini salvate in Tiff "aperte" o "chiuse" hanno lo stesso peso in termini di bites e conservano tutte le sfumature di colore originarie dell'immagine.

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Come ottimizzare una foto digitale da stampare ? :Tieni presente la tabella seguente:

Risoluzione in DPI

Spazio richiesto per A4

Spazio richiesto per foto    10x15

100

3 MB

690 Kb

150

6 MB

2 MB

200

11 MB

3 MB

300

24 MB

6 MB

600

98 MB

24 MB

1200

391 MB

97 MB

9600

N.C

6 GB

 

Cosa significa tutto ciò ?

La risoluzione in DPI (punti per pollice) è la qualità di stampa che desideriamo avere nella stampa finale. Per una visione ottimale, ovvero per evitare di vedere una immagine "granata" che con le immagini digitali si manifesta con l'aumento o meno di quadrettini (pixel) visibili ad occhio nudo, occorre dare all'immagine una risoluzione di 300dpi. Oltre sarebbe inutile perché l'occhio nudo non percepirebbe facilmente l'aumento del dettaglio.

Aperta un'immagine con un programma di elaborazione foto (preferibilmente il Photoshop™) occorre andare su Menù > Immagine > Dimensione Immagine e verificare sulla finestra che si apre sul monitor del tuo PC il "peso" di questa, ovvero quanto è grande in Kb o Mb.

Esempio dimensione immagine

Non badare alla "larghezza" e "altezza" in pixel, ma lavora direttamente sulla sezione di "dimensione di stampa". Stabilisci su questa le dimensioni di stampa che desideri ed imposta "300" nel campo della risoluzione "pixel/pollice".

Tieni presente che se imposti valori numerici superiori a quelle originali, il software interpola i dati (pixel) che non esistono e nell'ordine del 10% circa non si verificherebbe una perdita di qualità (visione dei pixel).

(pag.2 di 2)

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